Biglietti da visita

Proseguiamo il nostro viaggio nelle origini dei biglietti da visita con una raccolta di carte commerciali. L’aspetto divertente di questa collezione non è tanto legato alla fattura o all’estetica di questi effimeri cartacei, quanto agli usi dell’epoca che emergono dalle didascalie che accompagnano le immagini. Scopriamo insieme queste strabilianti chicche!

Biglietto da visita
Carta commerciale di Lavallard, cartolaio, al re Enrico IV
“Al re Enrico IV. no. 354 rue Saint-Honoré, all’angolo di place Vendôme. Lavallard, genero e successore del signor Lefer, cartolaio mercantile. Gestisce un negozio di carte francesi e olandesi, registri, agende per banche, penne olandesi, inchiostro doppio e brillante, ceralacca della migliore qualità, tutti i tipi di portafogli e in generale tutto ciò che riguarda le forniture per ufficio. Ha anche un negozio di arazzi di carta. A Parigi. Grande calamaio. “
1810 – 96 x 109 mm @WaddesdonManor

Biglietti da visita e carte commerciali

Abbiamo visto come a partire dal Seicento e ancor di più nel Settecento a Parigi (nella prima parte che trovi qui) e in altre zone della Francia e d’Europa, sia nata l’esigenza di promuovere la propria attività commerciale attraverso la stampa di supporti cartacei.

Biglietto da visita
Scheda commerciale di Jacob Vinkeles, commerciante di pittura
1805 – 104 x 123 mm @WaddesdonManor

Nel XVII secolo a Londra si diffusero un tipo di cartoncini che avevano la funzione del nostro attuale volantino. Non essendoci un sistema di numerazione formale delle strade, artigiani e imprese crearono dei biglietti pubblicitari con mappe e indicazioni per essere trovati. 

Carta commerciale di Louis Chapotot, ingegnere del re, Alla Sfera
“Alla Sfera, sul quai des Morfondus, l’ingegnere Chapotot del re, produce e vende tutti i tipi di strumenti utili alla scienza matematica. A Parigi” 1670-1700
312 x 200 mm @WaddesdonManor

Nel corso del Settecento, era ormai una consuetudine affidarsi ad un artista e/o artigiano per farsi realizzare la propria carta commerciale. Queste potevano essere di dimensioni ridotte, per passare di mano in mano proprio come avviene ancora oggi per i nostri classici biglietti da visita, oppure, diventare delle vere e proprie inserzioni pubblicitarie, grandi quanto una pagina che venivano inserite all’interno di pubblicazioni. Successivamente, con la rivoluzione industriale, la produzione di biglietti da visita diminuì. Con l’avvento della stampa, furono sostituiti in gran parte dai primi annunci pubblicitari stampati sui giornali.

Carta commerciale di Mathieu Riviere, proprietario di un vero campo da tennis
“Ai nobili amanti del passatempo reale del Real Tennis, M. Mathieu Riviere vi offre il suo servizio molto umile nel suo nuovo vero campo da tennis nella Zuylestraet, alloggio, comodità, abbigliamento e tutto in stile francese. ” 1660-1690
250 x 184 mm @WaddesdonManor

Un’altro mezzo per veicolare il proprio prestigio o la propria identità era l’applicazione di Ex-Libris. Queste etichette venivano solitamente incollate all’interno della prima pagina di un libro per indicarne il proprietario, ma in realtà potevano anche essere duplicate ed utilizzate per diffondere la propria immagine.

Dalla formalità dei vassoi d’argento della nobiltà ai fini più commerciali, i biglietti da visita sono diventati un vero e proprio strumento utile allo scambio di informazioni di contatto. Unendo le funzioni di presentazione e di rintracciabilità si sono sviluppati così come li identifichiamo oggi, delle vere e proprie Business card.

Biglietto da visita
Carta commerciale di Motet, maestro di scherma “Scuola d’armi gestita dal maestro Motet, rue de Seine” 1780 – 115 x 147 mm @WaddesdonManor
Play-bill o pubblicità di William Wear, inglese show horseman. 335 x 375 mm @WaddesdonManor

La collezione del barone Ferdinand de Rothschild

Tutte le testimonianze visive inserite in questi articoli, legati alle origini dei biglietti da visita, giungono dalla meravigliosa collezione digitalizzata del barone Ferdinand de Rothschild.

Biglietto da visita
Carta commerciale di Simon Lété il Vecchio, costruttore di strumenti musicali, nella città di Parigi, “Nella città di Parigi. Nella Grande Rue, Mirecourt. Lété Simon il Vecchio produce e tiene bottega di strumenti musicali di ogni genere, conserva anche archi napoletani e non, e fornisce ugualmente tutto ciò che riguarda la costruzione di strumenti musicali. Prende ordini per tutti i paesi ai prezzi più moderati.” 1800-1820 – 137 x 182 mm @WaddesdonManor

Nel 1891 il barone acquisì una numerosa quantità di supporti cartacei relativi al commercio, dal suo architetto Gabriel Hippolyte Destailleur (1822–1893). Una volta giunte al maniero di Waddesdon, sono state riorganizzate e catalogate in quattro volumi. La collezione contiene oltre 700 carte commerciali e articoli simili, provenienti da Francia e Germania.

Carta commerciale dei cartolai della famiglia Larcher, esattori delle tasse del re, Alla Testa Nera “Alla testa nera. Rue de la Verriere adiacente alla Couronne d’Or vicino all’Hotel de Pomponne. I commercianti di carta Larcher [rilegatori di libri] alle Fattorie del Re, vendono carta, registri, registri, libri, penne olandesi, penne olandesi, inchiostri brillanti concentrati, cera spagnola, portafogli e altri prodotti nel loro settore commerciale, all’ingrosso e al dettaglio. Parigi. 1756” 114 X 77 mm @WaddesdonManor

Troviamo un campionario di artisti e artigiani quali: pittori, decoratori, mercanti d’arte, insegnanti, acconciatori e parruccai, cappellai, sarti, modiste, commercianti di nastri o fiori in tessuto, commercianti di tessuti, ricamatrici, venditori di maschere e ventagli, cartolai, giocattolai, orafi, gioiellieri, commercianti di perle, tipografi, cartolai, librai, bibliotecari, ottici, avvocati, notai, ingegneri, cartografi, filosofi, pasticceri, droghieri, profumieri, corrieri, cocchieri, locandieri, ristoratori, chef, tabaccai, artisti dello spettacolo e dell’intrattenimento, costruttori di strumenti musicali, produttori di utensili e strumenti chirurgici, armaioli, esattori delle tasse, tabaccai.

Biglietto da visita
Carta commerciale di Maurisset, incisore di metalli
“Maurisset, incisore. Quai de la Megisserie, chiamato quai de la feraille di fronte al pont Neuf, no. 3. A Parigi. Incide sigilli, sigilli per lettere, gettoni, medaglie, punteruoli, timbri e timbri per firme, bottoni per uniformi, vasi ecc. Produce e vende medaglie per membri del Distretto e del Dipartimento, nonché quelle per ufficiali giudiziari e altri decretati dall’Assemblea Naztionale. Tiene in magazzino sigilli da ufficio non incisi. In precedenza di Rue de la Harpe” 1790 – 87 x 104 mm @WaddesdonManor

La collezione di questi effimeri cartacei, prodotti tra gli inizi del XVII e il XIX secolo, non raccoglie solo biglietti da visita, ma una serie di mezzi affini, utili a diffondere la propria identità visiva.

La raccolta comprende: annunci pubblicitari, ex libris, frontespizi, lettere commerciali, fatture, documenti, certificati, dediche, biglietti di ingresso, inviti, etichette per prodotti, packaging, istruzioni, augurali, opuscoli, locandine, listini prezzi.

Insomma davvero un po’ di tutto per avere un quadro sulle usanze di questi due secoli e sul come siano nati e diffusi i supporti cartacei per la brand identity.

Carta commerciale di Bisson, mercante di drappeggi Alla Barba D’Oro
“Alla Barba D’Oro. Bisson, mercante di tessuti, rue Saint-Denis e rue de la Vieille Harangerie tra rue de la Tableterie e quella dello Chevalier du Guèt, vicino alla Porte de Paris. Vende all’ingrosso e al dettaglio a prezzi equi. A Parigi” 1690-1710
272 x 215 mm @WaddesdonManor

Il maniero di Waddesdon fu costruito dal barone Ferdinand de Rothschild tra il 1874 e il 1885 per mostrare la sua collezione di arti e intrattenere il mondo alla moda.

Visto che a noi dame curiose piace moltissimo immergerci in questi Cabinet des Curiosités, speriamo di poter tornare presto a viaggiare e magari fare proprio un salto in Inghilterra per visitare questo splendido maniero.

Carta commerciale di Louis Roupert, maestro orafo a Metz
1668 – 148 x 210 mm @WaddesdonManor

Sono certa che anche oggi, avrai trovato ottimi suggerimenti per gli acquisti da aggiungere a quelli della prima parte del nostro viaggio nel mondo del mondo dei biglietti da visita che abbiamo fatto qui.

Nel frattempo ti lascio ancora qualche immagine per apprezzare questa incredibile collezione. Ti saluto e ti do appuntamento al prossimo Gran Tour a bordo della CappelFiera nel magico regno della tipografia del passato.

À bientôt Madame Framboise

Gallery

Pubblicità per stampe ornamentali di Johann Andreas Pfeffel “Nuove e interessanti decorazioni, ornamenti e soprammobili per una visualizzazione utile per persone di rango superiore e per collezionisti per un uso utile, disegnate e lasciate in eredità con straordinario impegno da Fridrich Jacob Morisson, dopo la sua morte incise in rame e pubblicate da Johann Andreas Pfeffel, incisore della corte imperiale. Con il ringraziamento e il privilegio della sacra Maestà di Cesare. Si trova al mercante d’arte Jeremias Wolff ad Augusta.”
1740-1760 – 155 x 240 mm @WaddesdonManor
Carta commerciale di Boivin il giovane ferramenta Alla Croce di Ferro
“Alla Croce di Ferro sul quai de la Mégisserie. Boivin il giovane, commerciante, vende belle piastre per camino in nuovi modelli ad arco e anche semplici e lavorate. Stufe in ghisa tonde e quadrate per forni e in ferro per modelli ordinari. Fuochi in acciaio pregiato, lucidati, dorati, argentati e in bronzo. Applique, dorate e colorate in tutti gli stili. Vere stufe tedesche per il riscaldamento negli stili più belli e che non odorano né fumano, e anche di tutti gli altri tipi. Tutto ciò che in generale riguarda l’attrezzatura da cucina in rame pesante, e che è la più pregiata e la migliore realizzata. Binari per tende finemente lucidati e anche non lucidati per letti, porte e incroci di tutti i tipi. Bagni e semicupi e caldaie per acqua calda. Rubinetti dorati a collo di cigno per fontane d’acqua. E tante altre cose in rame, ferro, ghisa e metallo, tutte vendute con coscienza morale e senza sovraccarico. A Parigi”
1700-1750 233 x 193 mm @WaddesdonManor
Carta commerciale di Noseda and Company, Ottici “Barometro variabile. Noseda & Co. Ottico al n. 115, Palais Royal” 161 x 115 mm @WaddesdonManor
Stampa pubblicitaria delle abilità di François Le Sueur, 18 anni, studioso cieco che legge con l’aiuto delle sue dita. Questo giovane, diventato cieco all’età di 6 settimane, non aveva idea delle lettere sino ai 17 anni e mezzo. Riuscì in circa 3 mesi a leggere, stampare, scrivere, tutte lettere in rilievo, e con questo metodo si applicò allo studio della lingua francese, dell’aritmetica, della geografia, della storia, della musica, ecc. Parigi del 16 e 30 settembre 1784″ 223 x 128 mm @WaddesdonManor
Pubblicità per un parafulmine, inventato e realizzato dal dottor Beyer
“Parafulmine di nuova costruzione che può essere isolato a piacimento, e che non solo serve a proteggere gli edifici dai fulmini, ma che può anche fare un gran numero di esperimenti relativi all’elettricità. Inventato e realizzato nel 12 ° anno, dal Sig. Beyer a casa sua, no. 33 rue de Clichy a Parigi” 171 x 122 mm @WaddesdonManor
Pubblicità per un’autopompa antincendio realizzata da Philipp Abraham Brandmeir, Cannon e fondatore di Bell “Vero esempio di un’autopompa antincendio piccola ma molto potente. Contiene 80 masse d’acqua e pesa 150 libbre. È così facile da maneggiare che 2 persone possono facilmente usarlo e trasportarla dove vogliono fuori casa, anche all’interno su e giù per le scale, non da ultimo nelle camere da letto e ai piani più alti. E fa il seguente servizio molto utile. La macchina pompa l’acqua senza interruzioni 50 piedi [vecchia unità di misura] nell’aria, per metterla in ordine si possono aprire due rubinetti, uno al tubo rotante e l’altro al tubo flessibile, se uno apre entrambi i rubinetti allora il tubo rotante e il tubo flessibile funzioneranno contemporaneamente.” 357 x 236 mm @WaddesdonManor
Carta commerciale di un produttore di strumenti chirurgici, A La Grenade Couronné
1700 – 142 x 149mm @WaddesdonManor
Carta commerciale di un apprendista armaiolo della bottega dell’armaiolo di Luigi XIII intorno al 1626 “Janot, per scelta volontaria, viene messo ad apprendere il mestiere ed è legalmente assegnato dal notaio all’uomo più dotto del distretto. Sebbene l’arte dell’armaiolo possa essere un’arte senza fronzoli, tuttavia, sarebbe più determinato a ricordare e capire bene un buon mestiere, (perché) si voleva farlo imparare dal Presidente”
124 x 141 mm @WaddesdonManor
Carta commerciale dell’armaiolo di Luigi XIII intorno al 1626 le miserie dell’apprendistato “Primo punto da mettere in pratica, Janot impara i nomi e i cognomi di tutti gli strumenti del laboratorio, ferro, acciaio, rame, bronzo e piombo. Pinze con scanalature e pinze per morsa. Torni, supporti per cavalletti, mole, guide, utensili in ferro, utensili in legno. (E così che quando il suo padrone gli sta di fronte e glieli mette tra le mani, prendendoli capisce). Da Narcy a Parigi” 128 x 145 mm @WaddesdonManor
Carta commerciale di I. Thiault, orafo, Alla Mela d’Oro 1692
116 x 110 mm @WaddesdonManor
Scheda commerciale di Charles L’Hermitte, Produttore di strumenti chirurgici, A l’M Couronée 1700-1725 – 165 x 126 mm @WaddesdonManor
Carta commerciale di Jacques Thierce, orafo, A L’Aiguierre d’Or “Jacques Thierce. Orafo. Vende tutti i tipi di lavori in oro e argento, lavori in metallo per chiese, stoviglie e oggetti da toeletta, tutti i tipi di anelli, diamanti, smeraldi e tutti i tipi di pietre colorate. Orecchini, fibbie per cinture, generalmente tutti i tipi di gioielli. Acquista anche vecchi argento spezzato e vecchie trecce brunite e tutti i tipi di vecchi vasi”
1700-1730 – 194 x 142 mm @WaddesdonManor
Carta commerciale di François-Joseph Lancret, incisore di sigilli delle armi del Grand Dauphin “Alle armi di monsignor il Dauphin. Lancret incisore che vive nel vecchio cortile del palazzo, incide sigilli e stoviglie ecc. Parigi” 236 x 168 mm @WaddesdonManor
Biglietto da visita del signor Twiss 39 x 60 mm @WaddesdonManor

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